domenica 26 giugno 2011

Mio Cugino

Anni fa mio cugino mi telefonò dalla Calabria perchè si era ricoverato per febbre, astenia e dolori generalizzati dopo un mal di gola di alcuni giorni. Chiamava perchè all'emocromo era presente aumento dei monociti e dei linfociti con presenza in circolo di cellule mononucleate atipiche ed il primario ( colpito recentemente dalla morte del figlio per leucemia ) stava informando mia zia di questa ipotesi diagnostica.
Assicurai Max che una reazione leucemoide si ha in corso di Mononucleosi infettiva e che molto probabilmente i medici di reparto avevano già richiesto i test relativi. Infatti, mi ritelefonò il giorno dopo. Aveva la Mononucleosi; ma anche una Epatite (transaminasi mi pare intorno a 1500). Ancora lo rassicurai, che non aveva 2 malattie, ma era sempre lo stesso virus e gli dissi di farsi controllare la milza. Alcuni giorni dopo, quando pensavo che lo dimettessero, mi chiamò allarmato perchè non riusciva a camminare bene. I colleghi in visita avevano pensato ad un comportamento ansioso, ma gli espressi i miei dubbi perchè "più che un fatto ansioso mi pareva un fatto motorio". Il giorno dopo mi telefonò da Milano. Si era proprio messo paura ed era scappato dalla Calabria. Al pronto soccorso di un ospedale milanese di cui ora mi sfugge il nome il medico di guardia cercò su un libro la Mononucleosi, che forse non ricordava bene è trovo tra le complicanze (post-infettive): Sindrome di Guillan-Barrè. Ci vollero 6 mesi di trattamento.

domenica 19 giugno 2011

Gap anionico

Durante il turno del pomeriggio arriva con un po' di ritardo una emogasanalisi di fine mattinata. Il ph 7,24, bicarbonati 7, pco2 bassa, gap anionico alto oltre 30.Quindi vado a vedere il paziente, che è in coma e respira con una frequenza da locomotiva a vapore.
Acidosi metabolica.
Un parente mi informa: 80 anni, diabete trattato con metformina,lieve insufficienza renale digiuno da molti giorni, intervento per neoplasia vescicale con ureteri che sboccano all'esterno ?!?! e urina raccolta in una sacca.
Terapia: Correzione dell'acidosi con la soluzione di Bicarbonato 8,4% 250 cc, somministrando 125 cc ( la sera controllo emogas), ripetuto la mattina dopo. Sospensione della metformina. Ripresa dell'alimentazione.
Con quel gap anionico quale, tra le tante possibili, la causa dell'acidosi?

mercoledì 15 giugno 2011

Comunicazione Congresso Nazionale sul Diabete

Il paziente diabetico in trattamento con Metformina deve interrompere il trattamento almeno 2 giorni prima di effettuare un esame radiologico con mezzo di contrasto. E'consigliata inoltre idratazione, mentre non appare necessaria terapia diuretica. La creatinina va controllata dopo poche ore ( la mattina successiva) e poi 5 e 10 giorni dopo.

venerdì 10 giugno 2011

Paziente gravida al 4° mese sviene.

Un ricordo di circa 6 anni fa.

Arriva in reparto una richiesta di consulenza dalla ostetricia per crisi ipotensive in una pz. gravida al 4° mese .
Parlo col ginecologo che mi dice che il giorno prima la signora ha avuto una lipotimia e si è ricoverata.
A questo punto direi di riflettere e pensare: Come mi indirizzerei? Io farei: questo e quello.
Avete deciso? Bene continuo.
Vado dalla signora che mi riferisce che tale sintomatologia è la terza o quarta volta che le si presenta. E questa è la sola volta durante la gravidanza. Mentre parla appare reticente ma le sfugge che le capita da sola e di mattina sempre verso le 11. Insisto su questo elemento e le chiedo cosa facesse a quell'ora in tutti i casi di malore ed un po' perplessa mi risponde: la spesa.
E dove faceva la spesa signora?
In un grande centro commerciale della zona.
La signora avvertiva dei capogiri non appena varcava la soglia che la immetteva nella grande hall dell'ipermercato. Insomma crisi di panico in agorafobica.

giovedì 9 giugno 2011

Severa piastrinopenia

Circa 20 giorni fa arrivo la mattina in reparto ed il collega della notte mi dice di un caso di piastrinopenia a zero.Il nostro responsabile chiede subito un consulenza ematologica.
L'ematologo trova tra i fogli del pronto soccorso che la signora, nordafricana quarantenne, due giorni prima si era già recata al P.S. per un dolore all'arto inferiore sinistro, trattato con antidolorifico (diclofenac) e rimandata a casa.
Scopre l'arto che oltre ad essere dolente è arrossato, caldo ed edematoso.
Chiede un doppler venoso urgente, che evidenzia una trombosi venosa profonda.
Inizia terapia con plasma e pappa piastrinica e chiama i chirurghi vascolari per posizionare un filtro cavale.
Il povero collega ematologo torna a casa soltanto la sera verso le 19.00 quando i chirurghi hanno finalmente posizionato il filtro che la signora dovrebbe rimuovere dopo circa 3 mesi.
Devo ancora chiedergli che idea si è fatta di questa trombosi venosa profonda accompagnata da una piastrinopenia addirittura a zero.

mercoledì 8 giugno 2011

Parestesie in ventenne

Circa un mese fa nel turno di notte il Pronto Soccorso ricovera una ragazza di poco più di 20 anni, arrivata per parestesie dell' emivolto destro, con diagnosi di ictus cerebrale e con Tac cerebrale mostrante una piccola area ipodensa (non mi ricordo in che sede).
Alla ragazza chiedo se aveva avuto un episodio simile precedentemente e mi dice che 3 mesi prima aveva avuto difficoltà a deambulare per deficit di forza agli arti inferiori dal ginocchio in giù. Ma che aveva fatto un RM del rachide lombosacrale positivo per ernie discali.
Chiedo se usa anticoncezionali e mi dice si,che usa un cerotto.
A quel punto ho richiesto una RM encefalo senza mezzo di contrasto che il mattino dopo è stata eseguita: -Sclerosi multipla.
Non vi nascondo che la notte le ho fatto togliere il cerotto anticoncezionale pensando a qualche complicanza trombotica, ma quell'episodio di deficit di deambulazione 3 mesi prima mi aveva indirizzato.